Santuario Pietralba

.:. Altopiano degli Oclini - Trentino Alto Adige .:.

Santuario della Madonna di Pietralba - Wallfahrtsort Maria Weißenstein
Nova Ponente, Monte San Pietro, Bolzano - Deutschnofen, Petersburg, Bozen


Il Santuario della Madonna di Pietralba (Wallfahrtsort Maria Weißenstein), uno dei principali santuari dell'Alto Adige/Südtirol, è meta di tantissimi pellegrinaggi con migliaia e migliaia di fedeli che vengono a venerare l'immagine della piccola statua della Pietà, miracolosamente rinvenuta nel 1553 da un contadino del luogo Leonardo Weißensteiner (da cui il nome del Santuario).
Il Santuario si trova ad una quota considerevole, 1520 metri, tra i paesi di Nova Ponente/Deutschnofen e Monte San Pietro/Petersberg, circondato da boschi, con splendida vista sulle cime dolomitiche del Catinaccio, del Latemar, della Marmolada e a poca distanza dalle pendici del Corno Bianco.

La costruzione del Santuario (inizialmente si trattava di una Cappella) è appunto legata al ritrovamento della statuetta miracolosa, una Pietà scolpita nell'alabastro, da parte del contadino Leonardo Weißensteiner, al quale apparve la Vergine Maria che lo guarì dalla grave malattia che lo affliggeva.
A titolo di ringraziamento, la Madonna gli chiese di erigere una Cappella, dove i fedeli potessero andare a lodarla e a invocarla.
La Cappella, costruita da Leonardo nel 1553, fu poi incorporata nell'attuale edificio del Santuario, a sinistra dell'entrata principale.

Secondo la tradizione, intorno al 1547 la Vergine Maria apparve a Leonardo Weißensteiner, un pio contadino proprietario di un maso (un grande podere) in località Pietralba, tra Nova Ponente/Deutschnofen e Monte San Pietro/Petersberg.
Nella vasta e silenziosa solitudine Leonardo viveva con la sua famiglia, conducendo vita operosa e virtuosa. Era tuttavia tanto provato dal dolore della malattia: infatti qualche tempo prima dell'apparizione della Vergine Maria la sua salute mentale aveva avuto un tracollo ed egli era stato internato in manicomio.
Qui Leonardo spesso aveva intervalli di lucidità che gli rendevano più amara la sua situazione, ma egli si consolava nella fede.
Durante uno di questi intervalli gli apparve la Vergine Maria che lo confortò e gli chiese di costruire una Cappella appena fosse tornato libero, per continuare ad invocarla e adorarla.

In uno degli eccessi di furore che si alternavano ai momenti di calma, Leonardo riuscì a liberarsi dalle catene e a fuggire nel bosco attiguo al manicomio, dove cadde in un burrone della Vallarsa senza farsi male, ma recuperando all'istante la più completa sanità.
Mentre stava pensando a come uscire dal profondo burrone, Maria gli apparve nuovamente per confortarlo e per ricordargli la richiesta di edificare la Cappella, preannunciandogli che alla fine del nono giorno i suoi parenti lo avrebbero ritrovato.

La Madonna aggiunse che non doveva stare in pensiero per la sua vita, perché nel frattempo non gli sarebbero mancati nè il nutrimento, né la protezione dalle belve della foresta.
E così avvenne.
Ritrovato effettivamente sano e salvo il nono giorno, Leonardo se ne tornò a casa e potè riprendere a lavorare nel suo podere.
Dimenticò però la richiesta della Madonna e la promessa fattale di costruire la Cappella e ben presto fu assalito nuovamente dal terribile male, con maggior violenza di prima.

Da quel momento, di notte fu vista una luce sempre nello stesso luogo e nessuno sapeva di cosa si trattasse.
Fu così che Leonardo riacquistò per la seconda volta la salute e poté ricordare tutto ciò che gli era successo e la promessa che aveva fatto alla Madonna di costruire la Cappella: allora si mise subito al lavoro.

Scavando le fondamenta, trovò una statuetta della Madonna raffigurante la "Pietà": pensò fosse un segno del Cielo e, terminata la Cappella, la collocò al suo interno perché fosse venerata.
Era l'anno 1553.

La piccola statua della Vergine Addolorata, col Figlio morto, era stata scolpita in quella stessa pietra bianca del posto, che ha dato il nome alla località.

Diffusasi la notizia di questi fatti miracolosi, molti devoti accorsero a prostrarsi davanti alla statuetta della Vergine Addolorata, che continuò a concedere i suoi favori ai fedeli.

Leonardo, intanto, affidata la cura del suo podere ai figli, si occupò unicamente del decoro della Cappella, consacrandosi alla Vergine come eremita e fedele custode, finché, ricco di meriti, morì nel 1571.
Da allora riposa nel camposanto di Monte San Pietro/Petersberg.

Da quel momento il flusso di pellegrini, che salivano attraverso la stretta valle di Laives, spesso portando un qualche segno di penitenza, crebbe sempre più, tanto che oggi il Santuario di Pietralba è il più frequentato del Trentino Alto Adige.

La piccola Cappella di Leonardo già nel 1673 era diventata la Chiesa oggi esistente (fu edificata dal 1638 al 1654 e consacrata, appunto, nel 1673) e più tardi i Servi di Maria di Innsbruck, che ne avevano assunto la titolarità nel 1718, vi affiancarono un monastero.

L'affluenza dei pellegrini fu tale che già nel 1561 fu costruita, accanto alla prima Cappella, un'altra Cappella più ampia, la quale nel 1638 cedette il posto alla Chiesa ora esistente, terminata nel 1654 e consacrata il 1º giugno 1673 dal principe vescovo Sigismondo Alfonso di Thun.

Dal 1651 il Santuario fu affidato ad un sacerdote stabile, il quale doveva celebrare la S. Messa e confessare, ma anche curare le vie d'accesso al santuario, il ristoro dei pellegrini e l'ordine morale.
Ma il crescente affluire dei fedeli rese insufficiente l'opera di un solo sacerdote, per cui si decise di affidare la custodia del Santuario ad una comunità religiosa; la scelta cadde sull'Ordine dei Servi di Maria di Innsbruck.

Il 21 novembre 1718 i primi quattro religiosi Servi di Maria fecero solenne ingresso nel Santuario con l'approvazione del Capitolo della Cattedrale di Trento, del Papa Clemente XI e dell'Imperatore d'Austria Carlo VI, il quale desiderava 'che tutti i suoi sudditi venerassero in modo speciale la Vergine taumaturga di Pietralba'.

Il Santuario acquistò le dimensioni attuali tra il 1719 e il 1722, quando Johann Martin Gump, architetto di corte a Innsbruck, e Agostino Maria Abfalterer, anche lui architetto, progettarono nuovi interventi.
Altri interventi poi ebbero luogo nel 1753.
Fu allora che Giuseppe Dellai diede alla chiesa il suo aspetto barocco.

Nonostante questi nuovi lavori e nonostante il numero sempre maggiore di pellegrini e visitatori, nel 1787, per volere dell'Imperatore d'Austria Giuseppe II, nell'ambito delle ampie riforme attuate dal sovrano anche in ambito ecclesiastico, il Santuario ed il convento furono chiusi e ogni servizio religioso venne vietato.
Tutti i beni che si trovavano a Pietralba furono confiscati dal governo a favore del neo costituito fondo per il culto e tutto fu messo all'asta.
La statuetta della Madonna fu trasferita nella Chiesa di San Nicolò e Sant'Antonio Abate a Laives/Leifers (Bolzano/Bozen).
Le tre torri della chiesa furono abbattute e la stessa sorte ebbero gli eremi costruiti nel corso del secolo nelle vicinanze del Santuario.
Fortunatamente la Chiesa e il convento furono risparmiati dalla distruzione.
La soppressione comportò anche la dispersione degli ex voto.

La rinascita di tutto il complesso iniziò nel 1836 (il Santuario, riacquistato dai Servi di Maria di Innsbruck, tornò ad essere un luogo di preghiera), arrivando al culmine il 24 agosto 1885 quando, alla presenza di 130 sacerdoti e 15 mila fedeli, il principe vescovo di Trento Giovanni Giacomo della Bona presiedette il rito della 'incoronazione' della Pietà, la statua considerata taumaturgica che il contadino Leonardo aveva voluto porre nella sua Cappella.
Il diadema dorato che è stato posto sul capo dell'Addolorata risulta finemente lavorato ed arricchito di brillanti, tra i quali spicca una gemma assai preziosa dono del Papa Leone XIII; la corona sul capo del Cristo morto è simile.

A questo fece seguito anche la ricostruzione della raccolta degli ex-voto.
Oggi se ne contano più di 4.000 a testimonianza delle numerose grazie ricevute dalla Madonna di Pietralba.

L'attuale basilica (completata nel 1654) comprende la venerata statua della Madonna Addolorata che tiene sulle ginocchia il Figlio deposto dalla croce, la Cappella originaria eretta da Leonardo Weißensteiner, l'altare maggiore di legno dipinto, opera di Giacomo Poder di Caldano del 1703, ricoperto di foglie d'oro e d'argento, gli splendidi affreschi della volta di Adam Mölk, gli altari laterali del Pußjäger e altre opere di A. Silber e di F. Haider.
Gli affreschi della volta hanno valore non solo artistico ma raro per il contenuto: vi è illustrato il significato del Santuario dal punto di vista della pietà popolare, della devozione mariana e della Chiesa locale.
Nel 1884 furono ricostruite le due torri e la cupola, e nel 1894 Alfonso Silber rifece la decorazione interna della chiesa.
Nel 1953, in occasione del IV centenario, fu abbellita la facciata e costruita una monumentale gradinata d'accesso.
Nel 1985 il Santuario fu elevato a Basilica minore.

Alla chiesa si accede da un corridoio dove sono conservato centinaia di ex voto.
A fianco della chiesa si trova la cappella di San Pellegrino Laziosi, invocato specialmente per guarire i tumori.

Oltre al Santuario, partendo dal piazzale e risalendo per una ventina di minuti un sentiero verso est, è possibile vedere l'Eremo di Leonardo Weißensteiner, un piccolo e curioso luogo dove ebbe luogo l'apparizione della Vergine Maria.
Da qui si può godere di una bellissima vista panoramica.

Il Santuario della Madonna di Pietralba è stato visitato da pellegrini illustri, come Albino Luciani (Papa Giovanni Paolo I), che vi si recò da bambino con la madre e che da cardinale vi trascorse le vacanze estive.
Anche Papa Giovanni Paolo II visitò il Santuario il 17 luglio 1988.
Pietralba, novembre 2013
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